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2001: ODISSEA NELLA FANTASIA FINALE.

di Danila Elisa Morelli©

La data prevista è il 18 giugno 2001. Bisognerà quindi attendere quasi un anno perché venga terminata la lavorazione di Final Fantasy, il primo film tratto dall’omonima saga di videogiochi. La pazienza sarà certamente ricompensata. In fondo si tratta solo di aspettare un po’ per quello che si annuncia come un vero e proprio evento cinematografico, un film realizzato totalmente in digitale in cui i personaggi sono resi incredibilmente veri grazie alle tecnologie informatiche più d’avanguardia. Provare per credere: chi possiede un collegamento Internet può già vedere alcuni brevi trailer della pellicola sul sito www.finalfantasy.com e domandarsi come i tecnici della giapponese Square Co. Ltd siano riusciti a trasformare bit e pixel in paesaggi, volti e movimenti plastici assolutamente mozzafiato.

Ma che cos’è Final Fantasy? E’ considerato il leader incontrastato dei videogiochi di ruolo, quelli in cui il giocatore può assumere l’identità di un personaggio ed affrontare in prima persona combattimenti, prove d’astuzia, relazioni interpersonali al fine di poter raggiungere uno scopo prefissato. Nata nel 1987 per le playstation (da alcuni anni è realizzata anche per PC), la serie riscuote da allora un gradimento crescente: dell’ultimo capitolo, l’ottavo, sono state vendute nel solo Giappone 2 milioni di copie il giorno stesso dell’uscita sul mercato mentre del sesto ne erano state acquistate nel mondo oltre 250milioni. Queste cifre non solo danno un’idea del successo che Final Fantasy ha riscosso in tutto il Mondo pur essendo uno dei videogame più complessi e lunghi da giocare ma fanno soprattutto capire quante persone possono essere interessate al film attualmente in lavorazione.

E pensare che la saga porta il titolo di “Fantasia Finale” perché il suo ideatore Hironobu Sakaguchi, oggi vicepresidente della Square, pensava che quello sarebbe stato il suo estremo tentativo di creare un videogioco innovativo... Quell’ultimo tentativo gli ha permesso di fondare una corporation multimiliardaria con 5 sedi sparse tra Europa, Usa e Giappone e di essere presente da oltre una decina d’anni sul mercato internazionale.

Ora, mentre stanno per uscire altri due capitoli della saga, giungono le prime indiscrezioni ufficiali sul film. Alcune voci sulla realizzazione di una pellicola animata cominciarono infatti a circolare nel 1998, ma solo ora sono confermate dalla Square e dalla Columbia Pictures che hanno iniziato a diramare col contagocce alcune notizie via Internet.

Innanzitutto la lavorazione del film è già in fase avanzata: negli studi di Honolulu gli artisti Yoshitaka Amano, i cui dipinti sono stati recentemente ospitati alla Angel Orensanz Gallery di New York, e Tetsuyu Nomura, creatore dei disegni utilizzati per gli ultimi due capitoli della serie, hanno passato ai grafici i modelli che rappresentano gli affascinanti protagonisti e gli spietati antagonisti del lungometraggio. Come è sempre stato per ognuno dei videogiochi precedenti, i personaggi e le situazioni che vedremo sul grande schermo saranno totalmente nuovi. Non ci saranno quindi riferimenti e richiami che potrebbero sfuggire ad un pubblico di neofiti.

La Square non fa mistero delle maestranze e delle tecniche utilizzate per la sua produzione ma mantiene fede alla politica di tenere gelosamente nascosta la trama del film. Si sa soltanto che sarà scritto e diretto da Sakaguchi e che l’azione si svolgerà sul nostro pianeta (contrariamente a quanto avviene in tutti i videogame) nell’anno 2065. Ovviamente, come in quasi ogni pellicola fantascientifica che si rispetti, si immagina che la Terra abbia subito conflitti e distruzioni che l’hanno portata ad assumere l’aspetto di un desolato campo di battaglia: le città sono disabitate, la popolazione è decimata, ognuno affronta una quotidiana lotta per la sopravvivenza. I nostri eroi si muoveranno in questo contesto, lottando contro le forze del Male e dimostrando, con il loro modo di agire e di pensare, l’importanza di valori come la lealtà, l’amicizia, l’amore, il coraggio.

Se la trama è avvolta in un alone di mistero, i personaggi non sono da meno. Esiste un breve elenco di nomi, nulla di più. Come già detto in precedenza, i protagonisti della pellicola saranno creature totalmente digitali. Perciò alle star di Hollywood non è restato altro da fare che cercare di ottenere una parte come doppiatori di queste incredibili star virtuali. Per la versione in lingua americana sono già stati scelti: Alec Baldwin (nella parte di Gray, l’eroe), James Woods (il Generale Hein), Donald Sutherland (il dottor Sid), Steve Buscemi (Nick), Ving Rhames (Ryan),... In mezzo a tanti uomini, fa capolino una sola presenza femminile certa: si tratta dell’attrice orientale Ming Na Wen che, dopo aver doppiato la principessa disneyana Mulan, darà voce al personaggio della bella Aki.

Con questa terminano le notizie ufficiali. Chi desidera conoscere i pettegolezzi potrà fare un giro nel sito di intrattenimento “Ain’t It Cool” dove c’è chi si vanta di aver potuto addirittura leggere la sceneggiatura firmata da Sakaguchi e ne narra a grandi linee gli sviluppi...

Nonostante manchi ancora quasi un anno all’uscita del film nelle sale, c’è già chi si affretta a denigrarlo: ad alcuni fan infatti è bastato quel poco che è trapelato dalla Square per notare “drammatiche” differenze tra pellicola e videogame. A sconvolgere questi giocatori incalliti non è tanto il fatto che l’azione abbia luogo sul nostro pianeta anziché in un mondo immaginario quanto la totale assenza nel lungometraggio dei “chocobo”. I chocobo sono esseri alieni simili a giganti pennuti la cui presenza è fissa in ogni episodio della serie: ottimi corridori dall’aspetto decisamente simpatico, vengono utilizzati sia come semplici mezzi di locomozione sia per gare di velocità finalizzate al guadagno di punti che permettono a loro volta di ottenere determinate caratteristiche o particolari oggetti.

Ebbene, questa sorta di enormi Beep-Beep non saranno nel film e c’è già chi parla di “tradimento”!

BOX: da videogame a film

Cosa hanno in comune SuperMario Bros, Mortal Kombat, Wing Commander, Tomb Raider e Final Fantasy? Semplice, sono tutti film tratti da videogame. E’ questa infatti l’ultima trovata delle major hollywoodiane: dopo aver attinto abbondantemente ai classici della letteratura e del cinema, produttori e registi a corto di idee originali hanno rivolto le loro attenzioni ai “classici” degli anni Novanta, i videogiochi. Con un innegabile vantaggio: esistono già belle e pronte storie, immagini, personaggi, eventuali sviluppi e, soprattutto, un pubblico di affezionati consumatori. Inoltre la moderna computer grafica permette la realizzazione di qualsiasi effetto speciale, dall’interazione di personaggi reali e digitali alla creazione di scenari soprannaturali, dalle tecniche di ripresa avveniristiche al morphing.

Ecco spiegata l’attuale possibilità di trasferire con successo sul grande schermo storie e personaggi pensati appositamente per il computer. Dunque, se in un primo tempo non era difficile che un film di successo desse origine ad uno o più videogiochi (celebri quelli tratti da Guerre Stellari, Star Trek e Indiana Jones), oggi capita sempre più spesso il contrario.

Il primo tentativo di portare al cinema un prodotto espressamente pensato per la consolle è datato 1993 e porta il titolo di un videogame ormai storico, SuperMario Bros. Interpretato da Bob Hoskins e John Leguizamo, racconta le imprese di due fratelli idraulici oriundi italiani costretti a combattere contro orribili mostri per poter difendere una bella principessa.

Due anni dopo esce nelle sale Mortal Kombat che, come la sua versione da playstation, è assai povero di trama ma ricco di effetti speciali e di combattimenti all’ultimo sangue.

Più recentemente, grazie agli straordinari sviluppi della computer grafica e delle tecniche di ripresa, si assiste ad un vero e proprio boom del genere, destinato a culminare con l’arrivo nelle sale di Final Fantasy. L’anno scorso sono usciti contemporaneamente il seguito di Mortal Kombat e Wing Commander. Quest’ultimo deriva trama e personaggi dal videogioco omonimo in cui erano già presenti lunghe sequenze cinematografiche inserite in un contesto virtuale.

Infine è ancora in lavorazione il film che la Paramount realizzerà ispirandosi alla serie Tomb Raider che, giunta al quarto episodio, continua ad ottenere un crescente successo. 

Esistono poi alcune pellicole che non sono tratte da videogame ma ne derivano effetti speciali, stile e modalità di ripresa: il blockbuster dello scorso anno, The Matrix, costituisce un valido esempio di come un soggetto originale possa essere realizzato in modo convincente e avvincente grazie ad un ampio uso delle tecniche informatiche derivate dai videogiochi d’azione stile Tekken III e dai lungometraggi animati giapponesi come Ghost in the shell. Inutile dire che della pellicola stanno già preparando due sequel...